Miti sulle criptovalute: sfatati! Mito n. 5: le crypto sono uno schema Ponzi

2023-04-13

Informazioni principali

  • Lo schema Ponzi è un'antica truffa finanziaria in cui i fondi dei nuovi "investitori" vengono trasferiti agli "investitori" esistenti sotto forma di "profitti". Il risultato finale è che l'organizzatore della truffa finisce per intascare la maggior parte, se non la totalità, dei fondi raccolti.

  • L'affermazione secondo cui le crypto sono uno schema Ponzi è falsa. La blockchain e la tecnologia crypto non sono state concepite come schemi Ponzi e hanno invece un'utilità reale e concreta. Può capitare che alcuni progetti disonesti vengano strutturati come schemi Ponzi, ma questo vale anche per qualsiasi altro settore della finanza.

  • Spesso, l'etichetta di schema Ponzi viene applicato in modo impreciso ad attività legittime che comportano un alto rischio.

Essendo la blockchain una tecnologia ancora relativamente nuova, sono ancora tante le false informazioni e le idee sbagliate sulle crypto. Sul menu di oggi troviamo l'accusa piuttosto diffusa relativa allo schema Ponzi, quindi esploriamo l'argomento e iniziamo a distinguere la realtà dalla finzione.

I titoli negativi sulle crypto non sono una novità. In particolare, il termine schema Ponzi viene spesso utilizzato nei confronti dell'intero ecosistema crypto. Se pensi che dietro queste false accuse ci sia un fondo di verità, è arrivato il momento di fare chiarezza!

Nella nostra serie Miti sulle criptovalute: sfatati! selezioniamo le convinzioni errate più comuni e le mostriamo per quello che sono in realtà. È una parte importante del nostro impegno finalizzato alla promozione dell'alfabetizzazione crypto e all'eliminazione definitiva dello stigma che colpisce una delle più grandi innovazioni della storia recente. 

È fondamentale avere una conoscenza di base approfondita e saper pensare in modo critico, perché è questo che aiuta gli utenti a comprendere meglio e quindi a utilizzare le crypto. Sfatiamo subito alcuni dei miti sulle criptovalute!

Mito: Le crypto sono uno schema Ponzi.

Cos'è esattamente uno schema Ponzi?

Uno schema Ponzi è un tipo di frode finanziaria in cui gli investitori precedenti vengono pagati con i fondi apportati dai nuovi investitori, perpetuando così l'apparenza di redditività finché le nuove vittime aderiscono in numero sufficiente. In molti casi, gli organizzatori non effettuano nemmeno investimenti veri e propri, limitandosi a ridistribuire i fondi tra i loro "clienti". Questo modello presenta alcune somiglianze con uno schema piramidale, ma a differenza di quest'ultimo, il modello Ponzi non richiede che l'investitore recluti altri collaboratori. 

In genere, lo schema Ponzi promette un guadagno futuro. Alcuni investitori riescono a ricevere dei rendimenti, ma alla fine il sistema collassa e la maggior parte degli investitori perdono il proprio capitale. Lo schema prende il nome da Charles Ponzi, un truffatore conosciuto per uno dei più famosi esempi di questa truffa negli Stati Uniti.

Gli schemi Ponzi esistono in diversi settori

La chiave per sfatare il mito che vediamo oggi è capire che uno schema Ponzi non riguarda un'intera classe di asset o un solo settore. Si tratta semplicemente di un modello creato per truffare le vittime sottraendo loro denaro e che può essere applicato in qualsiasi ambiente che consenta un'attività di investimento. 

Ci sono, ovviamente, esempi di schemi Ponzi crypto presenti fin dalla nascita di questa tecnologia. OneCoin e Bitconnect sono stati due dei casi più rilevanti e conosciuti. Tuttavia, la stragrande maggioranza dei Ponzi più noti si è verificata nel mondo della finanza tradizionale. Gli schemi miliardari gestiti da personaggi del calibro di Bernie Madoff, R. Allen Stanford e Tom Petters, tra i tanti, erano mascherati da normali fondi di investimento o broker che sollecitavano depositi fiat. Nonostante questo, non chiamiamo tutti i fondi di investimento o l'intero settore finanziario uno schema Ponzi. 

La tecnologia che alimenta le criptovalute non contiene alcun attributo che renda questa classe di attività intrinsecamente più o meno incline agli schemi di Ponzi. Sono i truffatori che possiamo trovare in ogni angolo della finanza a creare e guidare le frodi sugli investimenti, sfruttando individui poco informati.

Molti progetti blockchain hanno solide basi tecnologiche, team fondatori forti e la volontà di risolvere problemi reali. Anche se possono attraversare periodi di volatilità, i loro asset hanno un'utilità innegabile, che li rende validi e con un valore sia come tecnologia in sé che come impresa. L'idea che asset importanti come BTC, ETH, BNB e molti altri dipendano dal denaro dei nuovi investitori per ripagare gli early adopters non potrebbe essere più lontana dalla verità ed è chiaramente infondata per chiunque capisca come funziona l'economia digitale. Un'affermazione generica secondo cui "le crypto sono uno schema Ponzi" è quindi grossolana e riduttiva.

Detto questo, come per la fiducia in qualsiasi prodotto o per l'investimento in qualsiasi asset, anche nelle crypto è necessario eseguire le proprie ricerche (DYOR) per prendere sempre decisioni consapevoli e sulla base di informazioni verificate.  

Un marchio applicato in modo troppo generico

Il termine schema Ponzi viene a volte esteso fino a descrivere qualsiasi asset che presenti un rischio superiore alla media. Con questo tipo di asset, alcuni investitori riescono a ottenere profitti, mentre altri possono perdere gran parte del loro capitale iniziale.

Anche i titoli azionari o i token digitali legittimi possono presentare fondamentali tecnologici o di business scadenti. Possono apparire validi grazie a un marketing sofisticato o a un trend in crescita grazie ai social media, ma alla fine spesso non mantengono le promesse e finiscono per perdere valore. Questo non vuol dire che ci sia sempre un comportamento fraudolento o uno schema Ponzi: a volte è semplicemente il risultato di pratiche commerciali sbagliate e di una gestione inadeguata. 

Pertanto, attribuire il marchio di schema Ponzi a qualsiasi attività ad alto rischio o a qualsiasi investimento che abbia comportato perdite di denaro non è utile e può generare idee sbagliate.

Il profilo di rischio delle crypto

In base a quanto visto finora, la criptovaluta corre un rischio maggiore di essere etichettata erroneamente come Ponzi, visto che è un asset particolarmente rischioso? Analizziamo il profilo di rischio delle crypto per capire la situazione reale. 

Alcuni ricercatori osservano che, se considerati come investimento, il profilo di rischio degli asset crypto (a esclusione delle stablecoin sostenute da valute fiat) è simile a quello dei prezzi del petrolio e dei titoli tech. Ad esempio, uno studio del 2022 del Coinbase Institute attribuisce due terzi del calo dei mercati crypto dello scorso anno al peggioramento dei fattori macro e solo un terzo all'indebolimento delle prospettive delle criptovalute stesse.

Se è vero che, in generale, la correlazione tra asset digitali e mercati azionari è oggi maggiore rispetto ai primi anni delle crypto, dobbiamo considerare il contributo che gli asset più rischiosi (ad esempio, i titoli growth) apportano all'innovazione e alla crescita economica. Questi mercati stanno ancora maturando e il fatto che siano attualmente volatili non significa che non abbiano un impatto positivo sui consumatori e sulla società in generale. I rischi posti da tali asset dovrebbero essere gestiti in modo appropriato senza limitare la concorrenza responsabile, la scelta e l'innovazione.

Sembra quindi che siano due i fattori che hanno costruito il mito della criptovaluta come uno schema Ponzi. Il primo è che le crypto sono percepite come un asset particolarmente rischioso e alcuni sono pronti ad applicare il marchio Ponzi a questi asset senza tenere conto del significato preciso del termine. Come già anticipato, molti altri asset non hanno questa reputazione di alto rischio, pur offrendo livelli di rischio comparabili. 

In secondo luogo, una gestione insufficiente del rischio può spesso portare gli investitori a subire perdite più significative quando si tratta di attività più rischiose. Ciò tende a verificarsi quando gli investitori retail inesperti vengono attratti da progetti mal gestiti o con fondamentali più deboli di quanto venga dichiarato. Le crypto hanno un enorme potenziale di innovazione, ma sono ancora agli albori come classe di asset e deve essere gestita in modo responsabile dagli investitori.

Considerazioni finali

Quasi certamente continueremo ancora a vedere accuse di schema Ponzi dirette all'ecosistema degli asset digitali. Nonostante questo, per chiunque voglia fare ricerca e investire con razionalità, non occorre un grande sforzo per vedere oltre queste false convinzioni. C'è una ricchezza di utilità non sfruttata da esplorare con progetti che hanno un impatto reale in tutto il mondo. Tuttavia, bisogna sempre stare attenti alle potenziali truffe, da cui nessun settore è immune. Anche se le crypto non sono uno schema Ponzi, ne sono presenti alcuni, proprio come in ogni settore della finanza.

Realtà: Gli asset digitali hanno un'ampia lista di casi d'uso, applicazioni e benefici che vanno oltre l'aspetto dell'investimento. Nel contesto degli investimenti, il profilo di rischio delle crypto è paragonabile a quello di altri "asset rischiosi".

Letture consigliate

246,454,060 utenti ci hanno scelto. Scopri perché.
Registrati ora