Ricordo che due anni fa ero solo al secondo anno, quando i miei compagni dicevano che sembravo un po' un esperto di finanza, mentre in realtà non capisco nulla del settore finanziario. Forse è stata fortuna, alla fine sono entrato nel settore del trading e poi ho incontrato questo gruppo di buoni amici che mi hanno guidato, in realtà voi per me siete più come una famiglia. Forse è la gioventù che spinge sempre a mirare in alto, ho provato l'eccitazione del decollo e anche il frastuono della liquidazione, ma l'innocenza non ha età, anche se da giovane ero impulsivo, mi piaccio molto, in questi due anni sono lentamente diventato più stabile e alla fine tutto è tornato alla calma, iniziando a capire che affrontare le fluttuazioni delle candele è indubbiamente affrontare le proprie avidità, rabbia, ignoranza, lentezza e dubbio; rispetto a guadagnare soldi, sento che questa è una vera pratica per coltivare il cuore. Il desiderio è il profeta dell'anima, il colore di fondo dell'anima illumina il percorso futuro, il trading non è mai gioco d'azzardo, disciplina, mentalità e gestione delle posizioni sono cose più importanti del profitto; la pioggia non nutre l'erba senza radici, solo con solide basi si può andare lontano. E voi, per quale motivo vi siete avvicinati al trading?