PANews ha riferito il 15 ottobre che, secondo Cryptobriefing, il co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha proposto un importante aggiornamento al meccanismo di consenso proof-of-stake di Ethereum, suggerendo di abbassare la soglia del pegno del validatore da 32 ETH a 1 ETH. Secondo Buterin, "abbassare l'importo minimo della puntata a 1 ETH risolverà il problema di impedire a più persone di fare staking individualmente", democratizzando così lo staking e aumentando la decentralizzazione di Ethereum.

Attualmente, Ethereum richiede 32 ETH per diventare un validatore, un limite progettato per bilanciare sicurezza, decentralizzazione e costi generali. Tuttavia, la nuova proposta di Buterin ritiene che questa soglia elevata costituisca una barriera per i player più piccoli e i possessori singoli che vogliono contribuire alla sicurezza di Ethereum ma non possono permettersi grandi quantità di lock-up. Abbassare la soglia a 1 ETH abbasserà significativamente la barriera all'ingresso, incoraggerà più singoli staker ad aderire alla rete e potenzialmente ridurrà la centralizzazione dello staking. Buterin ritiene che ciò sarà in linea con la visione a lungo termine di Ethereum di convincere più utenti a utilizzarlo. Una grande sfida nell’abbassare l’asticella è mantenere l’efficienza senza imporre un onere eccessivo alla rete. Buterin ha osservato che l’abbassamento della soglia aumenterebbe il numero di validatori, il che potrebbe rallentare la finalità o aumentare i costi operativi di gestione di un nodo.

Per risolvere questo problema, Buterin ha proposto anche il concetto di “finalità a slot singolo”, che accelererà la conferma dei blocchi e ridurrà il tempo di finalizzazione dagli attuali 15 minuti a circa 12 secondi. Ciò non solo migliora l’esperienza dell’utente, ma garantisce anche che la sicurezza di Ethereum rimanga forte anche con l’aumento del numero di validatori.