Stuart Alderoty, Chief Legal Officer di Ripple Labs, ha criticato con veemenza le azioni legali in corso da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti contro l'industria delle criptovalute.
Le osservazioni di Alderothy arrivano sulla scia delle riflessioni che segnano un anno dalla decisione cruciale del giudice Analisa Torres nella causa SEC contro Ripple, che ha stabilito che il token XRP di Ripple non è un titolo.
"Alcune riflessioni mentre ci avviciniamo al primo anniversario della decisione della sentenza sommaria del giudice Torres nella causa SEC contro Ripple... è stato un momento spartiacque trovare come una questione di diritto, un token - in questo caso, XRP - in sé e per sé , non è una sicurezza”, ha twittato Alderoty sabato.
Ha inoltre sottolineato che questa sentenza non solo ha rivendicato Ripple, ma ha anche creato un precedente che si è riverberato su casi simili, incluso il recente esame approfondito affrontato da Binance.
L’avvocato ha poi criticato il “grossolano superamento” della SEC e il mancato rispetto degli standard legali sotto il presidente Gary Gensler. Ha sottolineato il ruolo della magistratura nel tenere a freno la posizione aggressiva della SEC, anche se ha espresso frustrazione per le prolungate battaglie legali che cercano chiarezza token per token, ritenendole inaccettabili.
“I continui sforzi della SEC per intrappolare Ripple e l’industria in generale in contenziosi sono inutili”, ha affermato Alderothy, facendo eco ai pensieri del CEO di Ripple Brad Garlinghouse.
Ha continuato suggerendo che i policy maker di entrambi gli schieramenti politici sono sempre più impazienti di fronte alla mancanza di progressi legislativi sulla regolamentazione delle criptovalute, sottolineando che gli Stati Uniti sono in ritardo rispetto alle loro controparti globali nel promuovere la certezza normativa.
Nonostante i procedimenti in corso riguardanti i rimedi nel loro caso, Alderothy ha affermato di avere fiducia nella posizione definitiva della corte secondo cui XRP non è un titolo, una posizione riconosciuta anche dalla stessa SEC in tribunale. Ha esortato le parti interessate a non lasciarsi distrarre dalle tattiche della SEC, prevedendo che il tempo per l’agenzia per sostenere la sua aggressiva strategia contenziosa sta per scadere.
“Non fatevi distrarre dai continui sforzi della SEC per impantanare Ripple e l’industria nella trincea del contenzioso: quella pista si sta esaurendo per la SEC. Ripple e l’intero settore sono e emergeranno più forti, molto tempo dopo la scomparsa del presidente Gensler”. Ha aggiunto.
In particolare, il perseguimento di Ripple da parte della SEC è stato controverso, segnato dalla richiesta dell’agenzia nel marzo 2024 di imporre multe significative pari a 2 miliardi di dollari a marzo. Questa richiesta è stata però contestata da Ripple, chiedendo una sanzione ridotta di 10 milioni di dollari.
Detto questo, anche se le parti non hanno ancora concordato una data di transazione, si ipotizza che potrebbe arrivare prima del previsto, con Ripple che ha già ottenuto molte vittorie e le prospettive di un appello da parte della SEC sono basse.