Secondo quanto riportato dal Financial Times, CME Group, la più grande borsa di futures del mondo, sta pianificando di lanciare il trading di bitcoin, con l'obiettivo di sfruttare la crescente domanda quest'anno tra i gestori finanziari di Wall Street per ottenere esposizione al settore delle criptovalute.

Il gruppo con sede a Chicago ha discusso con i trader che vogliono acquistare e vendere la criptovaluta su un mercato regolamentato, secondo tre persone con conoscenza diretta dei colloqui. Il piano, che non è stato ancora finalizzato, segnerebbe un’ulteriore invasione da parte delle principali istituzioni di Wall Street nel settore degli asset digitali dopo l’approvazione da parte della Securities and Exchange Commission statunitense a gennaio dei fondi del mercato azionario che investono direttamente in bitcoin.

L’introduzione del trading spot di bitcoin sul CME, che già ospita la negoziazione di futures su bitcoin, consentirebbe agli investitori di effettuare più facilmente le cosiddette operazioni di base. Una strategia comune tra i trader professionisti di bitcoin e un punto fermo del mercato dei titoli del Tesoro statunitense, il trading di base implica prendere in prestito denaro per vendere futures acquistando al contempo l’asset sottostante ed estrarre guadagni dal piccolo divario tra i due. La maggior parte delle operazioni di base del Tesoro avviene nelle sedi ECM. CME, che si rivolge principalmente a hedge fund e trader proprietari, ha circa 26.000 posizioni aperte, per un valore di circa 8,5 miliardi di dollari, sul suo mercato di Chicago, più del doppio dell'importo di un anno fa. La sua potenziale attività di trading spot verrebbe gestita attraverso la sede di negoziazione valutaria EBS in Svizzera, che ha ampie normative che regolano il commercio e la conservazione di criptovalute, hanno detto le persone.