Infatti, la pace è il risultato della lotta, e senza la perseveranza della Russia, l'Ucraina avrebbe davvero potuto unirsi alla NATO.
Recentemente, la frase di Trump "non supporto l'adesione dell'Ucraina alla NATO" ha rotto il muro di silenzio, ma le persone intelligenti sanno bene che non è che gli Stati Uniti abbiano improvvisamente avuto un risveglio di coscienza, ma è stata la fermezza della Russia in questi ultimi anni a spezzare completamente il "sogno di adesione" dell'Ucraina. Se la Russia avesse fatto concessioni all'inizio, i missili della NATO potrebbero già trovarsi ai confini russi.
Il ministro degli Esteri russo Lavrov aveva già detto che l'assenza di adesione dell'Ucraina alla NATO era una "condizione preliminare" per i negoziati, e questo atteggiamento non è mai cambiato. Pensate che nel 2008 la NATO aveva già promesso all'Ucraina un "sogno di adesione", e dopo l'ascesa al potere delle forze filoccidentali in Ucraina nel 2014, si è lanciata a tutta velocità, cambiando persino la costituzione per aderire alla NATO. Se allora la Russia non avesse reagito, ora l'articolo di difesa collettiva della NATO potrebbe davvero estendersi fino al Mar Nero.
Non si tratta di una reazione eccessiva da parte della Russia; per la Russia, l'adesione dell'Ucraina è "una lama alla porta di casa". La NATO ha ripetutamente violato la promessa di non espandersi, spingendo la sua linea di difesa ai confini russi. Se l'Ucraina davvero entrasse, il territorio occidentale della Russia sarebbe entro il raggio d'azione dei missili NATO, e il cuscinetto strategico sarebbe completamente scomparso. Gli esperti militari analizzano che questo equivarrebbe a far perdere alla Russia il "muro di protezione" della sicurezza nazionale.
A livello internazionale, la situazione diventa ancora più caotica; l'assetto della sicurezza europea sarebbe completamente sbilanciato, e il confronto tra NATO e Russia passerebbe da indiretto a diretto. Guardate, ora i paesi nordici stanno ancora chiedendo di supportare l'adesione dell'Ucraina, ma gli Stati Uniti hanno già silenziosamente cambiato rotta. Questa divergenza dopo l'adesione dell'Ucraina non farà altro che intensificarsi. Ancora peggio, questo aprirebbe la strada a una "espansione dei gruppi militari", e i piccoli stati di altre regioni potrebbero essere coinvolti nel gioco delle grandi potenze.
Detto ciò, è davvero un peccato per l'Ucraina, diventata un pezzo nel gioco tra NATO e Russia. La NATO non l'ha mai aiutata sinceramente, ma ha solo voluto usarla come un "avamposto"; Zelensky, all'inizio, si è lanciato verso la NATO senza vedere chiaramente la propria posizione, mentre la fermezza della Russia, piuttosto che essere un atto di egemonia, è più una questione di autodifesa—nessuno vuole un gruppo militare bloccato alla propria porta.
La pace non si ottiene attraverso compromessi. Se la Russia non avesse mostrato una determinazione risoluta, la NATO continuerebbe a fare piccoli passi in avanti. Nel gioco delle grandi potenze, i piccoli stati devono avere la propria posizione e non essere usati come strumenti, e coloro che sono coinvolti nell'espansione dei gruppi alla fine verranno trascinati dalla propria ambizione. Dopotutto, un ambiente di sicurezza stabile non si ottiene mai con alleanze forzate, ma rispettando i limiti reciproci.


