Come Morpho sta silenziosamente ridisegnando il nucleo del prestito on-chain
@Morpho Labs 🦋 sta cercando di risolvere qualcosa che è stato silenziosamente un freno al prestito on-chain per anni: il layer di base stesso. La maggior parte dei protocolli ha sovrapposto nuove funzionalità a vecchie assunzioni, ma Morpho ha preso l'altra direzione e ha iniziato mettendo in discussione la struttura sottostante. Questo cambiamento si riflette nel modo in cui pensano a come abbinare prestatori e mutuatari, come instradano la liquidità e come trattano il rischio come qualcosa da ingegnerizzare piuttosto che semplicemente gestire.
Il modello abituale costringe ogni utente nello stesso pool, il che funziona finché non funziona più. La liquidità viene intrappolata, i tassi oscillano in modi che sembrano disconnessi dall'effettiva offerta e domanda, e l'efficienza del capitale finisce per essere limitata dal design piuttosto che dal mercato. L'approccio di Morpho rompe questa rigidità. Ricostruendo il processo di abbinamento attorno alle dinamiche peer-to-pool, consentono ai partecipanti di interagire con la liquidità in modo più diretto, quasi come riscoprire cosa avrebbe dovuto essere il prestito on-chain se lo spazio fosse iniziato con primitive più pulite.
Ciò che è interessante è come questo cambi comportamenti. I prestatori ottengono rendimenti prevedibili senza fare affidamento su forti incentivi. I mutuatari non devono combattere con l'intero pool per la determinazione dei prezzi. E il protocollo non si basa su quel tipo di buffer di rischio generali che rallentano tutto. Sembra più un motore di prestito che risponde al momento invece di seguire un copione prestabilito.
C'è ancora molto da dimostrare, certo. Ma la direzione è inconfondibile. Morpho non sta solo ottimizzando ai margini; sta cercando di ripristinare la base. Se il prestito on-chain deve scalare in qualcosa che somiglia ai veri mercati del credito, probabilmente ha bisogno di questo tipo di ripensamento alla base.
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