Secondo Bloomberg, una startup con sede a New York ha recentemente contestato le accuse secondo cui opera come borsa di scambio e intermediario non registrato. Martedì la società Uniswap Labs ha risposto alla Securities and Exchange Commission (SEC), sostenendo che il caso della SEC si basa sul presupposto errato che tutti i token siano titoli. Uniswap Labs ha dichiarato che se la SEC dovesse denunciarli per aver operato come exchange non registrato, rischierebbe una decisione negativa riguardo alla sua autorità sui token crittografici. Ciò potrebbe potenzialmente limitare la definizione di “scambio” in un modo che potrebbe minare la regolamentazione in sospeso della SEC in questo settore.

Nella loro risposta di 40 pagine, Uniswap Labs ha dichiarato la propria disponibilità ad avviare un'azione legale, se necessario, esprimendo fiducia nella loro potenziale vittoria. Hanno sostenuto che i loro token UNI, che fungono da token di governance per Uniswap, non si qualificano come titoli. Questo perché le loro distribuzioni di token non soddisfano i requisiti dell'Howey Test, un quadro giuridico che definisce i contratti di investimento sulla base di una sentenza della Corte Suprema.

Inoltre, Uniswap Labs ha contestato l'affermazione della SEC secondo cui i token LP, un tipo speciale di token che un utente riceve quando investe denaro in un pool su Uniswap per facilitare lo scambio di token diversi, sono titoli. La società ha spiegato che i token LP vengono utilizzati come dispositivo contabile per tracciare le risorse fornite dall'utente allo smart contract e le eventuali commissioni guadagnate sulla liquidità dell'utente. Hanno sottolineato che i token LP non vengono emessi a fini di investimento, ma come strumenti contabili e quindi non sono titoli.