Secondo Foresight News, l'Ufficio fiscale australiano (ATO) avrebbe ottenuto dati personali e dettagli sulle transazioni di un massimo di 1,2 milioni di conti dagli scambi di criptovaluta. I dati personali includono date di nascita, numeri di telefono, account di social media, conti bancari, indirizzi di portafoglio e tipi di token, oltre ad altri dettagli sulle transazioni. L'ATO ha annunciato il mese scorso che questi dati aiuteranno a identificare i trader che non hanno segnalato le transazioni di asset in criptovaluta o quando vendono asset in criptovaluta in cambio di valuta e la utilizzano per pagare beni o servizi.

L’Australia considera la valuta digitale come una risorsa fiscale, non come una valuta estera. Ciò significa che gli investitori devono pagare l’imposta sulle plusvalenze sui profitti derivanti dalla vendita di asset di criptovaluta e dallo scambio di asset digitali.