Secondo Cointelegraph, il cofondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha espresso preoccupazione riguardo alle organizzazioni autonome decentralizzate (DAO) che potrebbero monopolizzare la selezione degli operatori dei nodi nei pool di staking di liquidità. In un post sul blog del 30 settembre, Buterin avverte che l'adozione dell'approccio DAO per la governance sugli operatori dei nodi, che sono responsabili dei fondi del pool, potrebbe esporli a rischi derivanti da attori malintenzionati.

Buterin cita il protocollo di staking Lido (LDO) come esempio di DAO che inserisce nella whitelist gli operatori dei nodi, ma sottolinea che fare affidamento su un solo livello di protezione potrebbe non essere sufficiente. Riconosce che protocolli come il Lido hanno implementato misure di salvaguardia contro ciò, ma un livello di difesa potrebbe non essere sufficiente.

Buterin spiega invece che Rocket Pool permette a chiunque di diventare operatore di nodo effettuando un deposito di 8 Ether (ETH), che attualmente vale circa 13.406 dollari. Tuttavia, questo approccio presenta anche dei rischi, poiché consente agli aggressori di attaccare la rete al 51% e costringere gli utenti a sostenere la maggior parte dei costi. Per affrontare questo problema, Buterin suggerisce di incoraggiare i partecipanti all’ecosistema a utilizzare una varietà di fornitori di staking liquidi, il che ridurrebbe la probabilità che un fornitore diventi troppo grande e rappresenti un rischio sistemico. Tuttavia, avverte che fare troppo affidamento sulla pressione moralistica per risolvere i problemi potrebbe rivelarsi una soluzione instabile a lungo termine.