
Wintermute, un importante market maker, ha criticato pubblicamente la Fondazione NEAR per la sua gestione dei rimborsi delle stablecoin dell'USN. Evgeny Gaevoy, amministratore delegato di Wintermute, sostiene che la fondazione si è rifiutata di onorare i propri impegni, portando a potenziali azioni legali.
Secondo le dichiarazioni di Gaevoy sui social media, Wintermute ha assistito il liquidatore di FTX nella vendita della stablecoin NEAR, USN, per un valore di 11,2 milioni di dollari. Tuttavia, quando hanno cercato di riscattare l’importo, la Fondazione NEAR avrebbe offerto solo un riacquisto del 20%, contrariamente alle loro precedenti assicurazioni. L’insoddisfazione di Gaevoy deriva dalla decisione della Fondazione di interrompere il sostegno al progetto USN a causa di sfide operative.
Illia Polosukhin, amministratore delegato della Fondazione NEAR, ha invece ribattuto queste accuse. Polosukhin afferma che l'acquisizione di USN da parte di Wintermute dalla tenuta di Alameda e la successiva richiesta di riscatto sono state negate a causa dell'origine discutibile dei token, che potrebbero avere legami con attività illegali.
Annuncio di servizio pubblico o "come non siamo veramente amici di Near @NEARFoundation e Aurora Labs @auroraisnear in futuro"
– cinico desideroso (@EvgenyGaevoy) 7 novembre 2023
Wintermute e USN
La Fondazione NEAR ha chiarito che il loro rifiuto di effettuare transazioni con Wintermute è radicato nelle preoccupazioni sulla potenziale illegalità dell'USN in questione, sospettando che Wintermute cerchi opportunità di arbitraggio attraverso questi rapporti.
Questa disputa si è riversata nell’arena pubblica, con l’amministratore delegato di Wintermute che ha apertamente espresso il suo malcontento per il modo in cui la Fondazione NEAR ha gestito i rimborsi dell’USN. Gaevoy sottolinea che la trasparenza e la responsabilità sono cruciali nel panorama post-FTX, affermando che esponendo questo problema, mira a evitare che casi simili si ripetano all'interno del settore.
Wintermute mantiene ferma la sua posizione secondo cui la Fondazione NEAR si era inizialmente impegnata a sostenere l'USN e aveva stanziato fondi per il riscatto attraverso un programma di protezione gestito da Aurora Labs. Nonostante mesi di comunicazione e un riscatto di prova, la posizione finale della Fondazione è stata quella di offrire solo una frazione dell’importo previsto.
La situazione attuale solleva interrogativi significativi sulla fiducia e l’affidabilità nel settore delle criptovalute, in particolare per quanto riguarda i rimborsi delle stablecoin. Wintermute si sta preparando ad avviare procedimenti legali sia contro la Fondazione NEAR che contro Aurora Labs, con l'obiettivo di proteggere i propri interessi e quelli potenzialmente colpiti da situazioni simili.
L’invito all’azione di Gaevoy per gli altri che hanno affrontato problemi di riscatto con la Fondazione NEAR suggerisce un modello più ampio di malcontento e segnala un momento cruciale per il futuro del settore per quanto riguarda la trasparenza e la fedeltà contrattuale.
Il post Il CEO di Wintermute accusa la NEAR Foundation di rinnegare gli impegni di riscatto è apparso per la prima volta su Metaverse Post.

