Bruciare i tuoi token è un evento molto comune in molte reti di criptovaluta.

Ad esempio, Binance brucia (invia a indirizzi non rimborsabili) enormi quantità di BNB su base trimestrale (il riscatto della criptovaluta avviene al 20% del reddito totale dell'intero ecosistema, ovvero milioni di dollari).

Il processo di masterizzazione continuerà finché la fornitura totale di BNB non raggiungerà i 100 milioni di monete (inizialmente questo valore è di 200 milioni).

A cosa serve tutto questo?

È semplice: garantire la scarsità/liquidità di BNB e, di conseguenza, l'ulteriore prosperità della criptovaluta e dell'intero ecosistema CZ nel suo insieme.

Dopotutto, sappiamo tutti che meno qualcosa c'è a questo mondo, più costa: se sotto i tuoi piedi ci fosse oro invece di pietre, sarebbe considerato terra...

Quelli. BNB è intrinsecamente un asset deflazionistico, la cui emissione è strettamente limitata dal protocollo e addirittura diminuisce nel tempo.

Cosa vediamo nel caso del dollaro USA? Esatto, rilascio incontrollato: ci sarà un'incredibile quantità di questo denaro nel mondo, il che significa che il suo valore diminuirà invariabilmente nel tempo.