
“I terroristi utilizzano oscuri token crittografici per eludere i controlli tradizionali e raccogliere fondi”.

Le organizzazioni terroristiche sono sempre più propense a utilizzare la tecnologia blockchain per raccogliere fondi ed eludere la supervisione, e la percentuale del loro finanziamento tramite criptovaluta può raggiungere il 20%.
I principali gruppi terroristici come al-Qaeda, al-Qassam di Hamas e lo Stato Islamico utilizzano criptoasset per raggiungere una serie di obiettivi, come l’evasione delle sanzioni, la criminalità informatica, l’estorsione e la raccolta fondi.
Sebbene queste organizzazioni non utilizzino più principalmente Bitcoin, le stablecoin come Tether (USDT) stanno guadagnando sempre più terreno.
Pertanto, le forze dell’ordine devono aumentare la loro capacità di tracciare più criptoasset. Inoltre, la raccolta fondi pubblica, il mining e gli investimenti DeFi sono anche i modi principali con cui i terroristi possono raccogliere fondi nel campo della crittografia.
I gruppi terroristici sono sempre più impegnati nel settore delle criptovalute e utilizzano gli sviluppi della tecnologia blockchain per raccogliere fondi ed eludere il rilevamento da parte delle autorità. Le Nazioni Unite prevedono che le criptovalute potrebbero rappresentare il 20% del finanziamento del terrorismo.
1. "Raccolta fondi pubblici"
Il finanziamento del terrorismo basato sulla criptovaluta spesso sollecita donazioni attraverso i social media o reti private e pubblica indirizzi di portafogli dedicati alle donazioni.
Numerose attività di raccolta fondi pubbliche hanno raccolto milioni di dollari per organizzazioni terroristiche, come lo Stato Islamico e Al Qaeda, che hanno raccolto più di 3 milioni di dollari.
Inoltre, l’utilizzo della criptovaluta è stato collegato a eventi geopolitici, come il collegamento dei portafogli della Jihad islamica palestinese (PIJ) al conflitto tra Israele e Palestina.
Sebbene i sequestri dei portafogli abbiano avuto un impatto sulla raccolta fondi, alcune organizzazioni hanno adattato le loro strategie e hanno scelto di accettare donazioni in criptovalute rispettose della privacy per rimanere a galla.
2. "Frodi e attività nella Darknet"
Utilizzando il nostro strumento di indagine forense, Elliptic Investigator, siamo stati in grado di dimostrare il movimento di fondi da e verso una serie di portafogli e varie fonti associate a diversi importanti gruppi terroristici. Queste fonti includono fornitori di carte di credito rubate, mercati del darknet, schemi Ponzi e truffe sugli investimenti in criptovaluta.
Questa attività riflette i collegamenti del terrorismo con altri modi di fare soldi e acquisire armi. I collegamenti tra il finanziamento del terrorismo e le frodi con carte di credito sono stati rivelati in una serie di sequestri e procedimenti penali negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

3. "Trading e investimenti DeFi"
Sebbene lo sfruttamento terroristico della DeFi venga osservato raramente, un caso di studio specifico che coinvolge l’uso della tecnologia da parte di una delle entità terroristiche di maggior successo nel settore delle criptovalute evidenzia questo rischio e fornisce informazioni su come la tecnologia DeFi può essere sfruttata.
Un particolare sito web che abbiamo deciso di rendere anonimo accetta fondi da indirizzi strettamente associati ai protocolli DeFi, suggerendo che la maggior parte delle risorse in entrata non sono donazioni ma guadagni derivanti da investimenti effettuati dagli amministratori del sito.
Infatti, oltre il 21% dei loro fondi sulle blockchain di Ethereum e Binance Smart Chain (BSC) provengono da scambi decentralizzati, con conti contenenti una varietà di stablecoin e asset specifici della DeFi.
Nel complesso, il sito ha registrato oltre 300.000 dollari in asset crittografici, di cui 51.000 dollari provenienti da Solana (SOL). Il saldo del portafoglio del sito web mostra un profitto di $ 10.000 solo sull’investimento di Solana. I proventi delle transazioni sono entrambi generati da vari scambi centralizzati e possono essere riscattati in stablecoin, inclusi oltre $ 250.000 in USD Coin (USDC).

4. "Estrazione di criptovaluta"
Il mining di criptovalute viene utilizzato da gruppi terroristici per diversi scopi, come eludere le sanzioni e finanziare il terrorismo.
L’Iran, che finanzia gruppi coinvolti nel terrorismo come Hezbollah e il suo Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), si è rivolto al mining di criptovalute per aggirare le sanzioni.
Nel frattempo, l’analisi blockchain ha scoperto che anche altri gruppi terroristici, come Al Qaeda e Qassam, sono coinvolti in attività minerarie. Lo Stato Islamico ha persino condiviso guide per il mining di criptovalute e collegamenti ai pool minerari preferiti.

Conclusione
La nostra ricerca può aiutare gli investigatori delle forze dell'ordine a identificare e contrastare le ultime tecniche utilizzate dai gruppi terroristici per eludere il rilevamento e raccogliere fondi.
Inoltre, poiché i terroristi stanno sperimentando token crittografici nuovi e sconosciuti, è più probabile che il finanziamento del terrorismo non venga rilevato dai programmi di screening tradizionali che coprono solo le risorse tradizionali. I gruppi estremisti continuano a trovare nuovi modi per monetizzare o mascherare i fondi che sostengono le attività terroristiche attraverso il chain/asset hopping.
✏️Disclaimer: questo articolo è solo di riferimento, DYOR
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